Conclusa la Festa dei Santissimi Medici, la città di Bitonto si appresta a vivere il fermento della raccolta delle olive e la loro trasformazione in olio.
Bitonto infatti è circondata da ulivi ( ne vanta circa 1 700 000 ) dai quali si estrae il famoso olio extra-vergine chiamato "Cima di Bitonto". La nostra tipica e mitica coltivazione di ulivi ha antiche radici; il nostro olio era rinomato già nel XIII secolo infatti i veneziani lo apprezzavano e acquistavano ad un prezzo più alto rispetto alle altre città; inoltre l'ulivo, simbolo della città, era presente sulle monete del III sec A.C.!!
L'olio bitontino che si ricava dai nostri magnifici ulivi secolari ha un'inconfondibile sapore dolce e mandorlato, un colore giallo intenso tendente al verde. L'oro giallo di Bitonto non solo viene utilizzato quotidianamente come condimento pregiatissimo e saporitissimo nella ciallédde, nelle zuppe di legumi (fave, ceci, lenticchie, fagioli, piselli, cicerchie) e nei primi piatti a base di verdure (strascenèute che rè cioìme de rèupe; cioìme che rè maccarìune e la meddoiche rósse; favétteecequàire), ma costituisce uno degli ingredienti più importanti per la preparazione di alcuni prodotti tipici come i taralli olio e pepe, rè picciuatédde (ritagli di farina, olio e pepe), rè carteddèute (roselline di pasta frolla ricoperte di sciroppo di fico), la focaccia di patate ecc.
La città di Bitonto è inoltre conosciuta come città degli ulivi per gli estesi oliveti che la circondano e rappresentano una delle più importanti risorse economiche. Non bisogna dimenticare poi lo stemma di Bitonto che raffigura un ulivo simbolo di pace e elemento distintivo del territorio; all'ulivo sono affrontati due leoni e sui rami ci sono cinque storni. Il nastro alla base dello stemma riporta il motto latino " Ad pacem promptum designat oliva Botontum" ossia " l'oliva designa Bitonto alla possibile serenità".
Molti dei nostri ospiti , durante il soggiorno a Bitonto, conoscendo i pregi e la bontà del nostro olio, si recano nei frantoi cittadini per acquistarlo e ammirare le tecniche di estrazione nonchè la bellezza dei frantoi stessi con le classiche mura, pavimenti e macine in pietra. Altri preferiscono ammirare le distese di uliveti e fare salutari passeggiate nel verde alla scoperta delle bellezze della Murgia.
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